Come tristemente noto, il tema delle aggressioni a tutto il personale front line, riguarda tutte le lavoratrici e i lavoratori della mobilità e più in generale dei trasporti. L'individuazione e la messa in atto di soluzioni atte a mitigare il fenomeno è tra i primari obiettivi della nostra Organizzazione sindacale. Obiettivo questo, ulteriormente e maggiormente perseguito, a causa degli effetti negativi che la Pandemia ha causato anche in questo ambito. Per questa ragione, il lavoro svolto in questa direzione, ha portato ad ottenere un tavolo di confronto che, a differenza del passato, oltre a coinvolgere i due Ministeri interessati e i rappresentanti dei lavoratori, ha coinvolto anche Associazioni Datoriali e Imprese.
Il 15 settembre scorso si è svolta quindi, la programmata riunione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili alla presenza anche del Ministero degli Interni, in merito al tema della tutela del personale operante nel settore del trasporto pubblico, a cui hanno partecipato le Segreterie Nazionali e le Associazioni Datoriali del settore della Mobilità, al fine di individuare soluzioni per contrastare il fenomeno delle aggressioni alle lavoratrici e ai lavoratori dei trasporti.
Nell'ambito del confronto, che ha visto le Parti condividere la necessità di intervenire con urgenza sulla materia, è stato condiviso di inviare ai due Ministeri, entro mercoledì prossimo 22 settembre, analisi e proposte da mettere urgentemente in atto per mitigare il fenomeno, ponendo la prevenzione al primo posto e prevedendo l'assistenza necessaria, a partire da quella legale, nei casi di post aggressione.
La Fit Cisl ritiene indispensabile mettere in campo un'azione pragmatica ed omogena in capo a tutte le aziende mediante l'adozione di un protocollo condiviso con i Ministeri, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Datoriali. Su tale premessa saranno articolate le nostre proposte riassumibili sinteticamente come segue:
− coinvolgimento di tutti i soggetti che operano nel settore, forze dell'ordine, istituzioni ed enti pubblici;
− monitoraggio continuo e costante del fenomeno attraverso l'utilizzo dei sistemi tecnologici;
− inasprimento delle pene nei confronti delle aggressioni a personale in servizio;
− introduzione di misure di contrasto alla violenza per tutti i luoghi al quale il servizio pubblico si rivolge, dalle stazioni ai mezzi pubblici, sulla base di quanto già consolidato per il fenomeno stadi (DASPO);
− controlli agli accessi di stazioni e autostazioni, sistemi di videosorveglianza a bordo di tutti i mezzi e nelle stazioni/autostazioni/capilinea, nonché in tutti i luoghi e tragitti considerati di maggior rischio;
− status giuridico adeguato per tutti lavoratori front line;
− coinvolgimento di tutte le aziende che devono costituirsi come parte civile in caso di aggressione dei propri dipendenti;
− attuazione di piani formativi ad hoc in termini di prevenzione e gestione del rischio;
− investimenti in ambito sicurezza;
− supporto ai lavoratori attraverso l'assistenza legale e psicologica gratuita.
Sulla base di quanto condiviso nell'ambito della riunione e di quanto sopra le Segreterie Nazionali di Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa, hanno elaborato specifico comunicato rivolto alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore che trovate in allegato.